30 Marzo 2020 -

Il Club Alpino Italiano vince l’asta di beneficenza: 6mila Euro a favore degli ospedali lecchesi in emergenza Covid-19

La Fondazione Riccardo Cassin, su iniziativa del CAI Lecco, ha lanciato un’asta online di beneficenza mettendo in palio il quadro “Gasherbrum IV 1958” dipinto da Alessandro Giorgetta.

Il quadro a casa Cassin

E’ stato il Club alpino italiano ad aggiudicarsi il quadro Gasherbrum IV 1958 all’asta benefica promossa online dalla Fondazione Riccardo Cassin su iniziativa della Sezione CAI di Lecco.

Grazie all’offerta massima di 6 mila euro, il CAI sostiene così la raccolta fondi promossa dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese a supporto dei presidi ospedalieri di Lecco e Merate, impegnati nella lotta contro il Coronavirus.

L’asta on line a scopo benefico è stata lanciatadalla Fondazione Cassin, su proposta del CAI Lecco, con in palio il quadro Gasherbrum IV 1958 di proprietà della Fondazione, opera dipinta da Alessandro Giorgetta in occasione del 50esimo anniversario della celebre spedizione italiana del 1958. Organizzata dal Club alpino italiano e guidata da Riccardo Cassin, la spedizione raggiunse i 7980 metri della montagna del Karakorum: fu un successo che segnò un importante progresso nella strategia e nella tecnica alpinistica della conquista dei giganti himalayani.

Il ricavato dell’asta – 6 mila euro appunto– andrà direttamente al fondo #Aiutiamoci, costituito presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese onlus.

“Quando abbiamo appreso del gesto generoso della Fondazione Cassin a favore della raccolta fondi per l’Ospedale di Lecco, mettendo a disposizione il quadro di Alessandro Giorgetta a testimonianza dell’impresa italiana CAI al Gasherbrum IV, non abbiamo avuto esitazioni – evidenzia il Presidente del Club Alpino Italiano, Vincenzo Torti – La qualità del dipinto e le firme con tanto di dedica che si leggono sul retro, apposte da Walter Bonatti, Reinhold Messner, Giuseppe Oberto, oltre a quella di Riccardo Cassin, in occasione del 100esimo compleanno del grande capo spedizione, rendono unica quest’opera che, se non più presso la famiglia Cassin che se ne è privata per un gesto di solidarietà, non poteva trovare altra sede in cui essere accolta se non quella del Club alpino italiano, così da diventare patrimonio di tutti i Soci di oggi e di domani”.

La Fondazione Riccardo Cassin ringrazia il CAI Lecco “per averci dato l’opportunità di partecipare all’iniziativa di raccogliere fondi attraverso un’asta online per aiutare economicamente il nostro ospedale”, spiega Guido Cassin, alpinista e scrittore a capo della fondazione in memoria del padre Riccardo.

“Siamo onorati che il nostro quadro GIV 1958 sia stato destinato alla sede centrale del CAI e che possa rimanere per tutti i soci e gli amanti della montagna la testimonianza di una grande impresa alpinistica compiuta da una spedizione italiana capeggiata da Riccardo Cassin”, conclude Guido Cassin.

Il quadro sarà affisso infatti presso la Sede centrale del Club alpino italiano a Milano e diventerà patrimonio di tutti.

“La notizia dell’aggiudicazione al CAI della mia opera, messa all’asta dalla Fondazione Cassin a favore dei presidi ospedalieri del lecchese, mi onora doppiamente, poiché, già apprezzata da parte della Fondazione, ora entrerà a far parte del patrimonio artistico della Sede centrale del Club alpino e quindi di tutti i Soci del Sodalizio. Lieto di avere così, seppure indirettamente, contribuito all’iniziativa, desidero ringraziare Guido Cassin della Fondazione e il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti per la generosa disponibilità”, conclude Alessandro Giorgetta, autore del quadro e direttore editoriale del CAI.

Comunicato Club Alpino Italiano su LoScarpone.cai.it